IL FORNO

All’interno del nostro laboratorio a vista sforniamo continuamente fragrante pane pugliese tradizionale, focacce, pizze ripiene sempre calde.

PANE PUGLIESE TRADIZIONALE

PANE PUGLIESE TRADIZIONALE

  • Schiacciata tradizionale
  • Ciambelloni giganti
  • Pagnotte classiche
  • Rosette soffiate
PANZEROTTI

PANZEROTTI

  • Panzerotto classico barese
  • Panzerotto alle cime di rapa
  • Panzerotto alla carne
  • Panzerotto alla ricotta scant (ricotta forte)
FOCACCE

FOCACCE

  • Focaccia classica barese al pomodoro
  • Focaccia al ciliegino
  • Focaccia bianca
  • Focaccia con le patate
PIZZE RIPIENE E FARCITE

PIZZE RIPIENE E FARCITE

  • Calzone alla cipolla
  • Calzone alla carne
  • Pizza cime di rapa e salsiccia

Per permettervi di gustare il pane pugliese tradizionale fresco, profumato e croccante, ogni settimana portiamo dal nostro panificio a Pordenone il pane già impastato e formato, poi abbattuto/surgelato, e quindi cotto nei nostri forni.

Questo procedimento preserva  e garantisce tutte le caratteristiche organolettiche e visive del pane mangiato nei forni delle Murge.

FRISE

FRISE

  • Frise Classiche
  • Frise Integrali
  • Frise Giganti di Granoduro
TARALLI FRIABILI

TARALLI FRIABILI

  • Taralli classici
  • Taralli alla cipolla
  • Taralli alla pizzaiola
  • Taralli al grano arso
  • Taralli ai cereali
  • Taralli curcuma & zenzero
  • Taralli calzone
  • Taralli Primitivo
  • Taralli caserecci
  • Taralli DOC
PICCOLA PASTICCERIA

PICCOLA PASTICCERIA

  • Pasticciotti leccesi
  • Bocconotti
  • Cartellate
  • Zeppoline
  • Pizza dolce di ricotta
  • Pastarelle di mandorla

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Il pane di Altamura è uno straordinario prodotto di panetteria tradizionale Italiano, ottenuto dall’impiego di semole rimacinate di varietà di grano duro coltivato nei territori della Murgia, prodotto ancora oggi seguendo l’antica ricetta tramandata di generazione in generazione da contadini e pastori, sin dal Medioevo.

Immutati nel corso dei secoli sono gli ingredienti: sfarinato di grano duro, lievito madre, sale e acqua, così come il processo di lavorazione, articolato in cinque fasi: impastamento, formatura, lievitazione, modellatura, cottura nel forno a legna.

 

Elemento base del regime alimentare delle popolazioni dell’Alta Murgia, prodotto tradizionalmente in grandi pezzature, nella sua forma caratteristica, era impastato prevalentemente dalle donne tra le mura domestiche, e portato a cuocere in forni pubblici. La produzione del pane era dunque un atto corale, sul piano sociale e culturale, nel quale la sfera familiare e privata si incrociava con quella pubblica.

Per evitare che le pagnotte si confondessero, il fornaio procedeva a marchiarle con le iniziali del proprietario o del capofamiglia, impresse su un timbro di ferro. Solo allora procedeva ad infornarle.

La principale caratteristica del pane, preservatasi nel tempo, era la durevolezza, indispensabile per assicurare il sostentamento di contadini e pastori nelle settimane che trascorrevano lontano da casa, al lavoro nei campi o nei pascoli, sulle colline murgiane. Il pranzo di questi lavoratori consisteva infatti essenzialmente in una zuppa di pane insaporita con olio di oliva e sale. Fino alla metà del secolo scorso si poteva udire per le strade di Altamura il grido del fornaio che annunciava, all’alba, l’avvenuta cottura del pane.